domenica 26 aprile 2009


FOTOGRAFIA E GESTUALITA'

La compagnia teatrale Fueddu e Gestu incontra gli studenti
Lezione e pubblico dibattito


Giovedì 30 aprile alle ore 11.00, nell'Aula Magna dell'Accademia di Belle Arti in Sassari si terrà una lezione aperta al pubblico sul tema Fotografia e Gestualità organizzata dalle cattedre di Fotografia (docente prof. Salvatore Ligios) e Scenotecnica (docente prof.ssa Chiara Demelio).
La relazione sarà tenuta da Giampietro Orrù, regista della compagnia teatrale Fueddu e Gestu. Al dibattito parteciperanno l'attrice Maura Grussu e il fotografo di scena Pablo Volta. La lezione sarà accompagnata dalla proiezione di immagini relative a diversi allestimenti utilizzati dalla compagnia in alcuni spazi teatrali della Sardegna.

La conversazione è organizzata in collaborazione con Su Palatu, spazio culturale per la fotografia di Villanova Monteleone.


Per informazioni: Accademia di Belle Arti di Sassari, via Duca degli Abruzzi, 4

tel. 079 280302

sabato 25 aprile 2009


La compagnia teatrale Fueddu e Gestu incontra gli studenti



Fueddu e gestu nasce come gruppo di ricerca e sperimentazione teatrale nel 1980, e come cooperativa di produzione teatrale e animazione socioculturale nel 1985. La compagnia, guidata da Giampietro Orrù (regista), Nanni Melis e Maura Grussu (attori), lavora alla produzione di una messa in scena originale e di una nuova drammaturgia sarda. Il ruolo di autori ed esecutori delle musiche e dei canti di scena è affidato ai musicisti Ottavio Farci e Veronica Maccioni. La maggior parte dei testi sono stati scritti o elaborati per la compagnia da autori e poeti contemporanei della Sardegna, tutti per la regia e scenografia di Giampietro Orrù. Tra gli spettacoli si segnalano: Ehi bona zente (1982) da Quelli dalle labbra bianche di Francesco Masala; Ojos (1995) di Paolo Pillonca; Condaghes (1996) di Ignazio Delogu; S’Iscravamentu (1997) di Antonio Maria da Esterzili, in collaborazione con l’Istituto di Storia del Teatro dell’Università di Cagliari; I voli di Icaro (1997); L’Albero del Miele Amaro (1997), in collaborazione con Maria Lai; Carenas (1998) di Paolo Pillonca; Su sonniu de Maria (1998) di Gianmario Demartis, installazioni di Maria Lai; Nur (1999) di Leonardo Sole; Le notti di Nurai (2000) di Michelangelo Pira; Naschimenta (2002) di Paolo Pillonca, installazioni di Maria Lai; Feras (2003), di Giampietro Orrù, con ballate di Anna Cristina Serra; Rayas (2004), da Miele Amaro di Salvatore Cambosu; Alientu (2004) di Anna Cristina Serra; Il quaderno di don Demetrio Gunales (2005) di Salvatore Cambosu; La casa di Bernarda Alba (2006) di Federico García Lorca; Cammina, cammina… lucertolina (2006), da una fiaba di Maria Lai e Giuseppina Cuccu; Eleonora, una visione (2007) di Anna Cristina Serra; Frida che nacque due volte (2007) di Francesca Falchi.
Dal 2006 organizza Teatrinversus, rassegna di teatro, musica, danza, arti visive, con l’obiettivo di scoprire affinità e stimolare confronti con altre realtà culturali. Nel 2008, in collaborazione con l’Istituto Patafisico francese, fonda l’Istituto Patafisico Sardonico; allestisce Ubu Rey, dall’ Ubu Roi di Alfred Jarry, scene e regia di G. Orrù; Io, la Fotografia, testo di Diego Mormorio, regia di G. Orrù (produzione Fueddu e Gestu/Soter Editrice). Oggetti scenici, di costume e in particolare maschere, opere di Giampietro Orrù, documento significativo della poetica della compagnia sono state esposte al “Museo della Maschera Mediterranea” di Mamoiada (2008), al Centro Teatrale Fueddu e Gestu di Villasor (2008), al Museo unico regionale dell’Arte Tessile Sarda di Samugheo (2009).

Nel 2007 il fotografo Salvatore Ligios ha utilizzato alcune delle maschere create dalla compagnia Fueddu e Gestu nel progetto fotografico The Villasor Factory.

lunedì 6 aprile 2009

ISPANTOS

© Dario Coletti

ISPANTOS. A JOURNEY IN SARDINIA
Mostra fotografica di DARIO COLETTI


Cagliari_Castello San Michele

6 aprile_7 giugno 2009



Lunedì 6 aprile alle ore 18, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari, in collaborazione col Consorzio Camù e Su Palatu-spazio culturale per la fotografia, presenta la mostra fotografica Ispantos. A journey in Sardinia di Dario Coletti, curata da Salvatore Ligios. La mostra sarà ospitata dal Centro Comunale d’Arte e Cultura Castello di San Michele e sarà aperta al pubblico dal 6 aprile al 7 giugno 2009. L’esposizione propone una raccolta di 60 immagini in bianco e nero, scattate nelle diverse parti della Sardegna, dagli anni Novanta a oggi. L’attraversamento dell’isola da nord a sud, tredici anni fa, fornisce al fotografo romano l'occasione per scoprire luoghi e tradizioni di forte impatto emotivo. Attraverso il suo obiettivo, nell'esasperazione del bianco e nero aspetti banali dell'isoalnità come le navi, il mare, i nuraghi, i pastori, le miniere e i cavalli finiscono col perdere, quasi, la vocazione descrittiva per raggiungere quella più sublime dell’evocazione. Il reportage fotografico, tratto dal libro “Ispantos”, edito dalla Soter Editrice di Villanova Monteleone, è accompagnato dalle suggestioni letterarie dello scrittore Marcello Fois e da una riflessione dell’antropologo Francesco Faeta, che sul fotografo spiega: “Coletti riesce a restituirci una Sardegna non banale, fatta di segni e di sottili rapporti tra le immagini, di densi ritratti di uomini, ambienti e cose che aggirano il rischio della descrizione convenzionale e si aprono a una profonda considerazione poetica della realtà contemporanea”.


Dario Coletti (Roma, 1959) Pubblicista, lavora presso l’Istituto Superiore di Fotografia dove dirige il dipartimento di fotoreportage e ricopre la carica di vicedirettore. Le sue foto sono conservate presso la biblioteca dell'Università di Cagliari, il Mifav – Università di Roma di Tor Vergata, Centro di Studi di Storia del Lavoro di Imola e il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari. Collabora con quotidiani e settimanali italiani e stranieri.


Castello San Michele, via Sirai sn, 090121 Cagliari
orario di visita: dal martedì alla domenica dall 10 alle 13 e dalle 15 alle 18; chiuso il lunedì.
Per informazioni: tel 070500655, e-mail:castellosanmichele@camuweb.it

domenica 5 aprile 2009

UN VIAGGIO IN SARDEGNA

© Dario Coletti

(...) Io ho visto molti traghetti. Ne ho sentito l’odore di nafta, ho toccato i suoi legni viscidi di salsedine. Ho attraversato molte volte quella passerella dal Tutto al Nulla basculante. Per poi rientrare in altro Tutto, che è il Mondo questa volta. Ho dovuto capire presto che attraversare quella passerella era il modo per abitare l’altrove. Io so che c’erano giorni terribili, quando su quel traghetto si saliva per conoscere gli ospedali, per trovare un lavoro, per sostenere un concorso. C’erano anche albe bellissime del tutto rovinate dall’angoscia della partenza che era strada da percorrere e mare da navigare. Io ho visto quei giorni lì, quando anche la gioia per l’avventura si trasformava nella stretta per la navigazione, quando l’entusiasmo per quanto ci aspettava oltremare era appannato da un senso inenarrabile di solitudine. Io ci sono salito spesso su quelle passerelle per passare da me a me. Con terrore entusiastico e con la stretta alla gola che ti afferrava non appena il traghetto cominciava a vibrare, che da lì in poi si andava e non era possibile tornare indietro. Quando si parte non si torna più, quando si nasce non si può più andar via. Prigione marina e mare autostrada. Del resto non è proprio il mare che rende un’isola un corpo a sé? (...)




tratto dalla presentazione del catalogo Ispantos, Soter editrice