domenica 10 ottobre 2010


La parola fotografia fa ormai implicitamente rima con indagine, osservazione rivolta contemporaneamente a più ambiti: le dinamiche sociopolitiche, le trasformazioni antropologiche, l'intimità dell'essere umano. Un compito complesso che la fotografia persegue indossando, di volta in volta, abiti e metodologie diversi per raggiungere un preciso obiettivo: capire e testimoniare una realtà in continuo mutamento.

Su Palatu, consapevole di questa "esigenza d'indagine", scommette sulla multidisciplinarietà della fotografia unita però all'autorialità dei progetti.

Proprio per favorire lo sviluppo e la circolazione di progetti realizzati da autori che sappiano raccontare e rappresentare il mondo contemporaneo attraverso le più varie tecniche fotografiche, Su Palatu bandisce un premio fotografico, Surrau Photo Win, nato dalla forte sinergia con un'altra importante realtà locale, le Vigne Surrau di Arzachena.

Lo scopo del premio è semplice seppure ambizioso: presentare una panoramica della cultura contemporanea; sostenere progetti originali e di evidente qualità; garantire prestigio e visibilità internazionale al fotografo vincitore; offrire occasioni di incontro e dibattito; promuovere la fotografia d'autore.

14 operatori culturali internazionali hanno segnalato 60 fotografi. Di questi, 36 sono andati sotto la selezione di una giuria internazionale. Oltre al presidente delle Vigne Serrau di Arzachena Martino Demuro e ai responsabili di Su Palatu Sonia Borsato e Salvatore Ligios, la giuria era composta da Arianna Rinaldo, photoeditor di D-la repubblica delle donne; Enrica Viganò, curatrice e critico fotografico; Paul Wombell, figura leader della fotografia contemporanea inglese; Elio Grazioli, direttore del festival della fotografia di Reggio Emilia.

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