sabato 12 luglio 2008

ROGER BALLEN - Passaggi d'ombra


ROGER BALLEN
Passaggi d'ombra

Protagonista principale della maggior parte degli scatti di Ballen, distante dalla rappresentazione del culto della bellezza e immune al comune senso del ridicolo, il corpo umano sperimenta molte possibilità plastiche: figura razionalmente posizionata in uno spazio irrazionale che non la conforta né la accoglie, passa dalla insistita frontalità della posa da ritratto, a forme grottesche, innaturali. Nel corso della narrazione il corpo si smonta, si fraziona, si mostra camuffato, privato quasi della sua identità; maschere, giochi di ruolo, coperture, sipari: la finzione teatrale dà visibilità alla figura in quanto presenza umana complessa. Ballen non fotografa fatti o persone; riprende energie, legami misteriosi, tensioni insolute, rapporti che non hanno nome in cui la scompostezza è solo il momento più eclatante, la fase più evidente e superficiale. I protagonisti diventano così non carne e ossa ma vettori che raccontano le forze all'interno delle foto: le schiene come linee curve perfette, archi significanti a cui fanno eco ferri appesi al muro; braccia e gambe come diagonali che segano l'immagine; sguardi che riecheggiano verso di noi creando triangolazioni inquietanti e destabilizzanti. (...)
Nelle sue immagini c'è rigore delle forme ma non armonia. E tutto si colora di sgradevole. L'ombra del ripugnante è sempre in agguato attraverso un corpo reso nel suo essere imbarazzante, assolutamente non estetizzato che rivela introspezioni non richiudibili nella sola camera-scatole ma estendibili ben oltre le pareti. 

Sonia Borsato

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